Un po' di Storia
L'etimologia del termine è incerta, ma il nome sembra derivare dall'arabo Al Anbar, e inizialmente stava ad indicare una sostanza cerosa prodotta dallo stomaco del capodoglio, ma quest’ultima non ha alcuna affinità con l'ambra, se non il peso!
Questa resina veniva raccolta anche nell'antico Egitto ove con essa ha iniziato ad essere lavorata per fare poi parte di preziosi manufatti è davvero antica; infatti, i ritrovamenti ci testimoniano che già nell'antico Egitto questa resina veniva utilizzata per produrre oggetti preziosi. Si pensa però che già nel neolitico l'ambra fosse conosciuta ed utilizzata a scopo ornamentale.
La storia dell'ambra è lunga ed articolata e questo prezioso elemento è entrato nella cultura di numerosi popoli svolgendo anche ruoli molto diversi tra loro. Probabilmente a seguito dell'invasione dei Dori o, comunque, grazie ai traffici commerciali, l'ambra arrivò anche in Grecia, dove la mancanza di giacimenti di questo materiale ne impose l'importazione. I Greci, in origine, crearono molti miti per giustificare l'origine dell'ambra fino a che, attorno al IV secolo a.C, Pitea di Marsiglia, durante uno dei suoi viaggi, non ne identificò l'origine nordica.
Monili in ambra sono stati trovati anche in Grecia, dove veniva chiamata "elektron" per una particolare proprietà dell'ambra ossia quella per la quale, se sfregata, l'ambra è in grado di attirare a sé piccoli corpuscoli, da questo nome nacque quindi la parola 'elettricità'. Poiché in Grecia non sono noti depositi di ambra, essa è stata certamente importata, molto probabilmente in seguito all'invasione dei Dori provenienti dal Nord Europa.
Furono poi i Romani a confermarne l'origine e ad iniziarne l'estrazione dalle coste del mar Baltico e dello Jultand al fine di produrre numerose opere di oreficeria dell'incantevole bellezza. Bisogna poi tenere presente i luoghi estremamente settentrionali in cui l'ambra veniva estratta, la cui posizione conferì a questa pietra il nome di 'oro del Nord'; un nome che, in parte è anche dovuto alla rarità dell'ambra ed al suo particolare colore. Ma i romani, che avevano capito che l'ambra proveniva dagli alberi, la chiamavano più comunemente come "succinum". All'epoca l'ambra non era però solo utilizzata per fabbricare monili, orecchini, collane o altri utensili di grande valore, bensì veniva impiegata anche a scopo terapeutico. Come ci ricorda lo stesso Plinio e numerosi medici del I e II secoli D.C., all'ambra erano infatti attribuiti poteri curativi e si pensava potesse prevenire malattie degli occhi e della gola e che, in più, avesse la particolarità di poter scacciare gli incubi.
Resistendo alla caduta dell'impero romano, l'ambra visse e popolò anche il Medioevo; un periodo durante il quale continuò a mantenere intatte le proprie funzioni che spaziavano dall'oreficeria, alla medicina, fino alle varie pratiche magiche. Nel Medioevo il commercio dell'ambra fu controllato dai Cavalieri Templari.